Come riconoscere una sinagoga nel Ghetto di Venezia
A partire dal XVI secolo, quando gli ebrei furono confinati dalla Serenissima nel Ghetto di Venezia, accaddero molte cose interessanti all'architettura e all'organizzazione della zona...
Gli ebrei sono presenti a Venezia dal XIV secolo. Fino a quel periodo, vivevano come tutti i veneziani, ed erano autorizzati a vivere ovunque in città. In seguito ai tristi avvenimenti della guerra di Cambrai, però, molte persone di religione ebraica vennero a Venezia aumentando così la presenza e l'importanza della comunità ebraica.
Per la Serenissima era impossibile sfrattarli perché erano fondamentali per l'economia veneziana: erano infatti gli unici banchieri di Venezia. Così, la Serenissima decise di confinarli in un 'Ghetto' e di porre molte restrizioni alla loro vita quotidiana (per essere vicini a questa fantastica zona, vedi le nostre idee per il tuo alloggio!)
Essendo costretti a vivere in uno spazio limitato, gli ebrei iniziarono a trasformare la loro parte di città. Prima di tutto, dato che la popolazione stava aumentando, iniziarono ad alzare gli edifici (anche fino a 8 piani) in modo da creare più spazio vitale. Tuttavia, per non creare problemi alle fondamenta, i soffitti furono abbassati in modo da rendere più piani in meno spazio.
Gli ebrei crearono anche 5 sinagoghe (Schola Todesca, Schola Canton, Schola Levantina, Schola Spagnola, Schola Italiana) che si trovavano in cima agli edifici poiché era vietato avere qualcosa tra la sinagoga e il cielo. Queste sinagoghe sono ancora riconoscibili perché hanno cinque finestre, una per ogni libro della Torah (Sei interessato? Allora questo è il tuo alloggio ideale!)
Passare un po' di tempo nel Ghetto di Venezia è molto interessante, soprattutto se vai al Museo e ti fai raccontare da una guida tutti i segreti e le storie di cui questo luogo è pieno. Qui dentro hai storia, cultura, eventi di vita personale e suggerimenti interessanti su come trarre il meglio anche da una situazione difficile.